Condannati dopo la sparatoria nel parcheggio sotterraneo a Merate per questioni di droga

Nel mese di agosto erano stati protagonisti di una sparatoria in un parcheggio interrato a Merate, a novembre sono stati arrestati, in settimana hanno patteggiato in tribunale. Sono quattro giovani di origine albanese, tra i 22 e i 28 anni, tre dei quali residenti a Monza.
Le immagini della sparatoria a Merate da cui è partita l’operazione “Gorilla”
Le immagini della sparatoria a Merate da cui è partita l’operazione “Gorilla” CARDINI

Nel mese di agosto erano stati protagonisti di una sparatoria in un parcheggio interrato a Merate, a novembre sono stati arrestati, in settimana hanno patteggiato pene tra i due anni e sei mesi e i quattro anni di reclusione. Sono quattro giovani di origine albanese, tra i 22 e i 28 anni, tre dei quali residenti a Monza.

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Merate li avevano arrestati e accusati a vario titolo di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione continuata e minaccia aggravata in concorso.

Il nome dell’operazione, “Gorilla”, era stato mutuato da come i compagni chiamavano il capo della banda, per il suo atteggiamento anche al di fuori dell’ambiente criminale.

L’indagine era partita dalla sparatoria nel parcheggio sotterraneo dell’area Cazzaniga di Merate: un italiano 19enne residente a Montevecchia aveva esploso un colpo di pistola contro i quattro albanesi. L’arresto dei quattro era servito a evitare che si vendicassero del ragazzo.

I carabinieri, grazie alle telecamere di sorveglianza installate nel sottopasso del parcheggio interrato, avevano ricostruito punto per punto la sparatoria del 4 agosto e li avevano tenuti d’occhio. Un mese dopo due di loro erano stati fermati a Monza e trovati con un chilo di marijuana.