Comunali 2017: a Monza doppia lista per il candidato Maffé

Parte da due liste l’avventura di Pier Franco Maffè: nella corsa al municipio il consigliere comunale sarà supportato dalla civica “Monza con Maffè” e da Iocambio.it, una formazione nazionale costituita da alcuni fuoriusciti della Lega alle Europee 2014.
Monza, amministrative 2017: Presentazione candidatura Pierfranco Maffe
Monza, amministrative 2017: Presentazione candidatura Pierfranco Maffe Fabrizio Radaelli

Parte da due liste l’avventura di Pier Franco Maffè: nella corsa al municipio il consigliere comunale sarà supportato dalla civica “Monza con Maffè” e da Iocambio.it, una formazione nazionale costituita da alcuni fuoriusciti della Lega alle Europee 2014.

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Nella civica, che dovrebbe far da traino al candidato sindaco in termini di consensi, confluiranno esponenti del mondo cattolico, moderato e liberale. L’aspirante primo cittadino ha già raccolto l’appoggio degli alfaniani di Alternativa popolare, dei sostenitori di Stefano Parisi, del Fare di Flavio Tosi, di realtà che ruotano attorno al Forum delle famiglie. «La nostra – ha spiegato Maffè lunedì – è una proposta in divenire che porteremo avanti insieme: per questo il simbolo è ancora vuoto». La M rossa, il colore di Monza, naviga temporaneamente sul fondo bianco che sarà riempito nelle prossime settimane e il progetto sarà come «una costruzione del Lego in cui ciascuno potrà trovare il proprio spazio».

«Il nostro programma sarà attento alla famiglia, alle tematiche sociali, all’ambiente, alla viabilità, alla mobilità. Cercheremo di rendere la tassazione locale più equa e di creare opportunità perché possano nascere realtà produttive». Accanto a Maffè i consiglieri comunali Anna Martinetti di Una Monza per tutti e Marco Monguzzi che ha lasciato Per Monza futura. Ci sono l’ex assessore forzista alla Cultura Alfonso Di Lio, il dirigente locale di Alternativa popolare Maurizio De Ponti e Marco Siboni dell’associazione Famiglie numerose. «Stiamo con lui – ha detto Agostino D’Antuoni di Iocambio.it – in quanto ha messo l’uomo al centro della sua azione amministrativa e professionale».