Cesano, quartiere in ansia per il pianto di un neonato: ma era una bambola

Un pianto continuo e disperato che ha fatto temere al peggio, ma per fortuna era solo un bambolotto. È una storia d’estate che arriva da Cesano Maderno.
Cesano, quartiere in ansia per il pianto di un neonato: ma era una bambola

Un pianto continuo e disperato che ha fatto temere al peggio, ma per fortuna era solo un bambolotto. È una storia d’estate che arriva da Cesano Maderno.

Sono piovute decine di telefonate in piena settimana di Ferragosto – nella mattinata del 19 – al centralino del comando della polizia locale. Tutti, residenti e anche clienti di un bar, richiedevano l’intervento delle forze dell’ordine in via Tazzoli a San Bernardo, frazione di Cesano. A loro dire un bambino stava piangendo da ore, qualcuno ha dichiarato anche di averlo sentito già la sera prima. Il primo a intervenire è stato un agente in forza alla polizia locale, che ha scavalcato il muro di cinta di un’abitazione di una casa di corte. Il cuore di Cassina Savina è caratterizzato da complessi cortilizi.

La famiglia, tunisina, era ritornata nei luoghi d’origine per le vacanze e nell’abitazione non c’era nessuno tranne un bambolotto. Il più amato dalle bambine di tutto il mondo, il Cicciobello, stava piangendo disperatamente su un tavolino in giardino. Forse il ciucciotto gli era semplicemente scivolato dalla bocca o forse un animale gliel’aveva strappato, fatto è che il pianto disperato della bambola è andato avanti per ore, facendo pensare che in realtà a non trattenere le lacrime fosse un neonato.

Sono stati allertati anche i carabinieri, che arrivati in via Tazzoli, hanno fatto rientro alla tenenza. Il bambolotto è stato recuperato dalla polizia locale. Il meccanismo è stato staccato e sarà riconsegnato al legittimo proprietario al suo rientro.

Cicciobello ha giocato davvero un bello scherzo al tranquillo quartiere di San Bernardo, particolarmente silenzioso nelle settimane d’agosto prima del rientro dalle vacanze.