Cem e Bea corteggiano Gelsia: fusione sull’asse Desio-Cavenago-Seregno?

Dopo l’alt alla fusione tra Acsm-Agam e Gelsia, l’ammininistratore unico di Cem Ambiente,m Virginio Pedrazzim e il presidente di Bea, Silvio Boselli «manifestano la loro disponibilità a ragionare con tutti per la costituzione di un soggetto pubblico unitario per la gestione del servizio integrato di igiene urbana».
Cem e Bea corteggiano Gelsia: fusione sull’asse Desio-Cavenago-Seregno?

Fallita ancora prima di nascere la multiutility sull’asse Monza-Como-Seregno che avrebbe dovuto aggregare Acsm-Agam e Gelsia, ecco avanzare nuove ipotesi di fusione, questa volta più concrete rispetto ai rumors che erano seguiti all’alt alla trattativa tra le ex municipalizzate brianzole e lariane.

Da Seregno erano trapelate indiscrezioni a proposito di contatti con società pubbliche come la cremonese Lgh e la trevigiana Ascopiave, per non parlare della milanese-bresciana A2A (che detiene, è bene ricordarlo, il 21,9% di Acsm Agam).

Ora c’è diù. C’è la proposta di Brianza Energia Ambiente (Bea) di Desio e di Cem Ambiente di Cavenago a «ragionare con tutti per la costituzione di un soggetto pubblico unitario che gestisca il servizio integrato di igiene urbana in tutto il territorio provinciale, analogamente a quanto è stato fatto con il servizio idrico tramite Brianzacque, come richiesto da più parti da amministratori locali e forze politche». L’apertura è esplicitamente rivolta a Gelsia Ambiente di Seregno perché l’intervento di Virginio Pedrazzi, amministratore unico di Cem, e di Silvio Boselli, presidente di Bea, fa riferimento «alla diffusione delle notizie di stampa circa l’abbandono del progetto di fusione trAeb-Gelsia e Acsm-Agam che avrebbe portato Gelsia Ambiente nell’orbita di A2A».

I massimi esponenti delle società pubbliche affermano che «l’unico interesse delle nostre società è il bene pubblico, al di là di alcune prese di posizione ideologiche, che pure ci sono state, e della difesa di interessi particolari».