C’è anche un 45enne di Vedano tra i nove morti dell’attentato dell’Isis a Dacca

C’è anche un brianzolo tra le nove vittime italiane dell’attentato di venerdì sera a Dacca, in Bangladesh, dove un commando ha assaltato un bar ristorante pieno di turisti stranieri. Si tratta di Claudio Cappelli, 45enne di Vedano al Lambro.
Un’immagine del blitz dopo l’attentato a Dacca
Un’immagine del blitz dopo l’attentato a Dacca

C’è anche un brianzolo tra le nove vittime italiane dell’attentato di venerdì a Dacca, in Bangladesh, dove un commando armato di pistole e machete ha assaltato un locale ( l’Holey Artisan Bakery, un caffé-pasticceria nel quartiere di Gulshan, frequentato dai diplomatici, stranieri e middle-class locale) pieno di turisti stranieri, sequestrandone una ventina fino al massacro finale durante un blitz dell’esercito per liberare gli ostaggi. La Farnesina ha fornito l’elenco dei nomi degli italiani rimasti uccisi per mano dell’Isis.


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Tra loro anche Claudio Cappelli, 45 anni, residente a Vedano al Lambro, imprenditore, da oltre 5 anni impegnato in Bangladesh con una sua impresa operante nel settore tessile, che produceva t-shirt, abbigliamento e biancheria.

«Sono momenti tragici per tutti noi – ha spiegato la sorella tra le lacrime contattata dall’agenzia Ansa – siamo sconvolti dall’ azione di questi infami maledetti assassini. Non avremmo mai pensato potesse accadere una cosa del genere… ma ora abbiate pazienza, abbiamo solo bisogno di silenzio».

Parla di lui il console generale onorario del Bangladesh in Veneto, l’avvocato Gianalberto Scarpa Basteri. dice di averlo conosciuto solo pochi giorni fa, il 14 giugno durante un incontro al Consolato generale del Bangladesh a Milano durante il quale tutti gli imprenditori del Nord Italia avevano illustrato le loro esperienze nel Paese asiatico. «Era entusiasta del suo lavoro, diceva di avere avuto una esperienza positiva, che era un Paese dove si poteva lavorare molto bene. Eravamo rimasti d’accordo che ci saremmo rivisti al suo ritorno dal Bangladesh».

Le altre vittime italiane sono Adele Puglisi, catanese, 50 anni, Marco Tondat, imprenditore tessile di 39 anni di Udine, Claudia Maria D’Antona, torinese, che viveva in Bangladesh da oltre 20 anni con il marito, scampato miracolosamente all’attentato, Nadia Benedetti, 52 anni, di Viterbo, Vincenzo D’Allestro, 46 anni, di origini casertane, Maria Riboli, classe 1982, residente a Solza, nell’Isola bergamasca, Cristian Rossi, imprenditore di 47 anni, della provincia di Udine e Simona Monti, 33 anni, di Magliano Sabina. Un decimo italiano risulta ancora disperso.