Carte funebri per la banda di Seregno rimasta senza casa: spunta l’ipotesi Don Milani

Carte funebri a Seregno per il corpo musicale Santa Cecilia rimasto senza casa alla fine di marzo dopo la fine del contratto d’affitto della sede. L’associazione sfrattata ha trovato un temporaneo riparo all’oratorio Santa Valeria e ora spunta l’ipotesi della Don Milani.
Seregno: il necrologio per l'Accademia filarmonica Città di Seregno comparso per le strade nello scorso fine settimana
Seregno: il necrologio per l’Accademia filarmonica Città di Seregno comparso per le strade nello scorso fine settimana Paolo Colzani

Per l’Accademia filarmonica “Città di Seregno”, la formazione bandistica rimasta senza sede dopo il termine del contratto di locazione del padiglione Colli di via San Benedetto che era stato sottoscritto dal Comune di Seregno con la Fondazione Cabiati-Ronzoni, si intravvede un primo, seppur minimo, spiraglio di luce. Dopo che per le strade della città sono comparse anche le carte funebri che hanno ricordato la scomparsa “nell’indifferenza” di chi ha rappresentato “la cultura della città di Seregno”.
Alla fine della scorsa settimana infatti il sindaco Edoardo Mazza ha annunciato un’importante novità: «Siamo in dirittura d’arrivo nella definizione di un accordo con la dirigenza della scuola Don Milani, per consentire all’Accademia di utilizzare temporaneamente l’auditorium del plesso di via Carroccio per le prove».


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La comunicazione non ha colto di sorpresa Marina Colombo, moglie del presidente Alessandro Sala e motore organizzativo della compagine musicale, che però ha parzialmente smorzato gli entusiasmi: «Per quel che sappiamo, avremo la possibilità di utilizzare un paio di volte l’auditorium prima delle celebrazioni del 25 aprile, in modo da poter provare ciò che i ragazzi dovranno suonare in quell’occasione. Dopo non è certo cosa accadrà. Intanto, la scuola allievi sarà ospitata fino al termine dell’anno didattico dall’oratorio di Santa Valeria, ma da settembre servirà una sistemazione definitiva…».

L’argomento, molto spinoso, è stato trattato anche nella seduta del consiglio comunale di martedì scorso. Proprio il sindaco ha ripercorso la vicenda, lanciando un appello alla città per una soluzione positiva: «Da un problema, speriamo che possa nascere un’opportunità». Riguardo le frasi infelici che qualche funzionario comunale avrebbe rivolto alla dirigenza del corpo bandistico, denunciate dal direttore Mauro Bernasconi, Mazza ha chiesto al segretario comunale Francesco Motolese di verificare e al limite prendere provvedimenti.
Negli interventi successivi, William Viganò del Partito democratico ha suggerito di mettere a disposizione spazi scolastici, al pari di Pietro Amati di Ripartiamo!, mentre Tiziano Mariani di Noi per Seregno ed Area Popolare ha chiesto che si punti sull’auditorium di piazza Risorgimento. «Siamo convinti che l’auditorium servirà per il rilancio culturale della città -ha replicato il vicesindaco Giacinto Mariani-. L’Accademia, come la Filarmonica Pozzoli, BMRadio ed il Coro Il Rifugio-Città di Seregno, ha già ricevuto una proposta di collaborazione per la sua gestione. La banda ha però bisogno di spazi per il deposito degli strumenti, spazi per la scuola musicale e spazi per le prove. Non è semplice».