Capirsi Down festeggia i suoi vent’anni: sport e taglio della torta in Arengario a Monza

Domenica 8 ottobre, in occasione della Giornata nazionale delle persone con Sindrome di Down. Tra i luoghi chiamati a ospitare l’evento ci sarà anche Monza, con appuntamento in Arengario, dalle 9 alle 18, grazie all’impegno, costante su tutto il territorio brianzolo, dell’associazione nata nel novembre 1997 per volontà di un gruppo di genitori di bimbi con sindrome di Down.
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MONZA CAPIRSI DOWN MONZA CAPIRSI DOWN Radaelli Fabrizio

Vent’anni di impegno per aiutare il processo di crescita della persona con sindrome di Down, lavorando per riuscire a migliorarne l’autonomia e soprattutto per garantire l’integrazione sociale e una migliore qualità di vita. Per festeggiare il suo ventennale, l’associazione Capirsi Down coglie l’occasione della Giornata nazionale delle persone con Sindrome, che torna domenica 8 ottobre in tutta Italia. Tra i luoghi chiamati a ospitare l’evento ci sarà anche Monza, con appuntamento in Arengario, dalle 9 alle 18, grazie all’impegno, costante su tutto il territorio brianzolo, dell’associazione nata nel novembre 1997 per volontà di un gruppo di genitori di bimbi con sindrome.

L’edizione 2017 vedrà i volontari colorare il centro con il loro entusiasmo. Ci sarà in distribuzione materiale informativo e sarà proposta una tavoletta/messaggio di cioccolato, realizzata con cacao del commercio equo e solidale, in cambio di un contributo per sostenere i progetti delle associazioni che fanno riferimento a CoorDown, Coordinamento nazionale delle associazioni delle persone con sindrome di Down. Alle 11.30 è in programma una esposizione/intervista del pittore-scultore Paolo Guerriero. A seguire aperitivo per tutti. Nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, ci saranno intrattenimenti vari per bambini e ragazzi, mentre alle 16.30 si festeggia ufficialmente il 20esimo compleanno dell’associazione, con il classico taglio delle torta. Ad animare la giornata ci saranno anche alcune associazioni sportive, che daranno modo ai ragazzi di conoscere e praticare diverse discipline.

Un modo per ribadire che è necessario guardare alle persone che hanno un cromosoma in più con occhi diversi, con la lente dell’integrazione, delle potenzialità, con percorsi in grado di creare una rete di rapporti, di relazioni quotidiane, in grado di valorizzare tanti ragazzi. I progetti messi in campo da “Capirsi Down” vanno da sempre in questa direzione: accanto al sostegno alle famiglie, i volontari propongono percorsi di autonomia per i ragazzi, sia affettiva che lavorativa.