«Caffè più buono senza slot», primo bar a Seregno che rinuncia alle macchinette

La decisione è dei titolari del Coppa d’Oro, il primo esercizio pubblico di Seregno che ha rinunciato alle slot machine: «Non potevamo sopportare di vedere gente rovinarsi la vita»
«Caffè più buono senza slot», primo bar a  Seregno che rinuncia alle macchinette

Il bar “Coppa d’Oro” è il primo esercizio pubblico di Seregno che rinuncia alle slot machine. Lo storico esercizio di via alla Porada aperto da quasi trent’anni ha deciso di tornare alle origini. Un luogo di ritrovo, un punto di riferimento aperto a tutto, ma in particolare a famiglie e bambini. La ferma decisione è stata presa nelle scorse settimane da Doriano e Beatrice Canzi, fratello e sorella di 38 e 28 anni titolari dell’attività da 15 anni. (nella foto)

«E’ stata una decisione che ci ha fatto molto riflettere-hanno spiegato Doriano e Beatrice- ma alla fine abbiamo convenuto che il nostro locale deve essere un ambiente sereno, tranquillo dove poter sostare per conversare, per incontrarsi, senza che i clienti vengano disturbati e distratti. Una scelta la nostra sicuramente coraggiosa perché rinunciamo ad una entrata certa, ma siamo sicuri che saremo ripagati in altro modo dai nostri clienti».

Hanno pesato nella decisione anche le parole di papa Francesco («le slot machine sono congegni futili e menzogne del diavolo»), ma soprattutto, hanno aggiunto Doriano e Beatrice, «le diverse scene a cui abbiamo assistito che ci hanno toccato il cuore: uomini senza lavoro che iniziavano a giocare alle 8 del mattino e ininterrottamente per ore e ore, con le moglie a supplicarli di smettere e a chiedere a noi di impedire loro l’accesso. Ricevere suppliche di non far entrare questa o quella persona.

L’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ci ha spinto a prendere seriamente in considerazione di rinunciare alle slot è stata quella di un bambino che dopo aver visto la nonna buttare continuamente soldi nella macchinetta, la invitava quasi piangendo, ma inascoltato di venire via, di smettere. Il nostro locale negli ultimi tempi era diventato anche meta di persone mai viste dai volti che ci preoccupavano e spaventavano. Frequenze che abbiamo mal tollerato. Fortunatamente non sono mai successi episodi strani e per evitarli del tutto abbiamo deciso di dare un taglio netto alle slot. Siamo convinto che il caffè sia più buono se il bar è senza slot».