Alzata di scudi sul Bam Festival. Radio Bunda, associazione promotrice dell’evento andato in scena a Brugherio, ha scritto al giornale: la zuffa a colpi di chitarra, scoppiata tra un residente esasperato e un ventenne, è avvenuta a festival chiuso. E rappresenta un caso isolato non prevedibile. I fatti, lo ricordiamo, riguardano la notte tra domenica e lunedì, in coda alla tre giorni di concerti organizzata da Radio Bunda con una decina di esercizi pubblici all’area Feste. Erano circa le 2 quando un 59enne che abita in via Aldo Moro ha sentito una chitarra che suonava e, furioso, ha raggiunto l’area. Qui ha litigato con alcuni ragazzi sul posto e ha afferrato la chitarra per poi scagliarla contro uno di loro. Epilogo: l’ambulanza che porta all’ospedale il giovane in codice giallo e i carabinieri che prendono le generalità. Fatti documentati da rapporti di servizio e accertati dal Cittadino.
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«Di quanto successo post evento abbiamo poco controllo – precisa l’appassionato comunicato di Radio Bunda – Poche sono le parole da voler togliere alla giustizia, che avrà il suo corso. L’unica cosa che teniamo a precisare è che il festival non era in corso, palco e luci erano già spenti, si stavano svolgendo solo le procedure di chiusura tra organizzatori, con qualche amico a farci compagnia. Un chitarrista, qualche persona ad ascoltarlo intorno a un tavolo, l’animo incandescente di un vicino tra i tanti e il suo violento reagire, non possono prendere il sopravvento sul nostro duro lavoro».
Il duro lavoro cui il comunicato fa riferimento è quello organizzativo che ha curato l’allestimento di stand, concerti, cucine e area gioco per i bambini.
«Del Bam Festival 2017 poco purtroppo è stato detto – recita ancora il comunicato – dal lavoro dei nostri ristoratori, che hanno riempito gli stomaci di quasi 9.000 persone; dell’entusiasmo dei nostri artisti sul palco e speakers radiofonici dello staff Radio Bunda; dalla presenza delle inusuali bancarelle e dei coinvolgenti organizzatori di attività nell’area bambini».
E ancora: «Brugherio è una città viva, esigente e piena di voglia di partecipare. Lo dimostra ogni volta in cui noi, membri di questa comunità, mettiamo in gioco le nostre capacità e interessi per portarvi sotto casa qualcosa di diverso dalla solita routine. Siamo semplici, siamo giovani, sbagliamo anche, ma rimediamo con professionale fermezza. Perché in questo crediamo, investiamo e soprattutto, siamo tutti parte di una grande famiglia».