Brugherio, chiuso l’accesso all’area sotto sequestro: basterà contro lo scarico rifiuti in viale Lombardia?

C’è una novità nell’area produttiva di viale Lombardia a Brugherio al confine con Cologno. Quella infestata dall’immondizia, messa sotto sequestro un anno fa dalla Procura, dopo uno scarico abusivo di sacchi dal contenuto sospetto. arriva una transenna.Ma gli imprenditori della zona scalpitano.
Brugherio, viale Lombardia
Brugherio, viale Lombardia Valeria Pinoia

A ben guardare, una novità c’è, nell’area produttiva di viale Lombardia a Brugherio al confine con Cologno. Quella infestata dall’immondizia, messa sotto sequestro un anno fa dalla Procura, dopo uno scarico abusivo di sacchi dal contenuto sospetto. In quell’area che mischia montagne di spazzatura alte quanto i capannoni a piccole attività imprenditoriali, purtroppo la novità non è l’esito delle analisi dell’Arpa sui sacchi misteriosi, ordinate dalla Procura. Quelle analisi infatti, dopo un anno e 2 mesi dalla scoperta della discarica, parrebbero ancora in corso. I sacchi quindi restano parcheggiati nei piazzali del complesso industriale: tonnellate di materiale grigiastro scaricato sui territori di Brugherio e Cologno.

La novità di cui si diceva è invece una transenna che blocca lo slargo dal quale chiunque finora avrebbe potuto accedere al comparto nonostante i sigilli. Chiunque avrebbe potuto e l’ha fatto.

In uno dei capannoni messi sotto sequestro, inattivo e pieno di cumuli di spazzatura indifferenziata alti come il soffitto, un tir, anche lui sotto sequestro, è stato messo in moto e spostato tra gennaio e febbraio. “Pochissimo tempo dopo quella nostra denuncia – spiegano i dipendenti di alcune attività del comparto – le transenne sono state montate”.

Il provvedimento appare di utilità molto limitata, rispetto alle aspettative dei piccoli imprenditori dell’area che attendono bonifiche. L’ufficio tecnico del Comune dovrebbe intervenire con un’ordinanza che impegni la proprietà (un ingegnere di Milano finito a gambe all’aria per non essere riuscito a vendere la metà dei capannoni) a bonificare. E dovrebbe, in caso di inottemperanza, provvedere direttamente a tutela del decoro e della salubrità degli ambienti, infestati anche dai topi.

Ma per ora il comparto è ancora sotto sequestro in attesa delle analisi dell’Arpa la quale, interrogata sia dal giornale che dall’assessore all’ambiente Marco Magni (così ha riferito il politico in settimana) dice:«Siamo stati attivati dalla Procura per effettuare attività di supporto tecnico attualmente in itinere. Non possiamo quindi fornire alcuna informazione». Nei giorni scorsi uno dei lavoratori di una ditta del comparto commentava: «Ci stiamo chiedendo cosa ci sia dietro a questa vicenda. È incredibile che queste discariche abusive siano qui da più di un anno. Intanto i nostri clienti che vengono in sede si guardano intorno inorriditi».