Botti e fuochi d’artificio a capodanno: chi li ha vietati in Brianza e chi chiede moderazione

C’è chi li ha vietati e chi invita alla moderazione, anche rispondendo alla comunicazione della Regione in tema di emergenza smog. La Brianza si prepara all’arrivo del 2016 con un’attenzione particolare ai botti e ai fuochi d’artificio: ecco dove sono vietati.
Botti e fuochi d’artificio a capodanno: dove sono vietati e dove no
Botti e fuochi d’artificio a capodanno: dove sono vietati e dove no

C’è chi li ha vietati e chi invita alla moderazione, anche rispondendo alla comunicazione della Regione in tema di emergenza smog. In previsione della notte più lunga dell’anno, la Brianza si prepara all’arrivo del 2016 con un’attenzione particolare ai botti e ai fuochi d’artificio.

Monza ha avviato la campagna di sensibilizzazione “Senza botti è festa per tutti”. Nonostante le sollecitazioni dei proprietari di animali che avevano raccolto firme per chiedere un’ordinanza ad hoc (dietro lo slogan “No ai botti, sì ai biscotti”), l’amministrazione ha preferito affidarsi ad alcuni consigli perché «l’utilizzo indiscriminato di botti e fuochi d’artificio può creare traumi e gravi problemi agli animali».


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Tra chi invita alla moderazione anche i Comuni di Bovisio Masciago, Meda e Paderno Dugnano. Anche qui erano state raccolte 550 firme per chiedere un’ordinanza, ma l’iniziativa non ha avuto seguito da parte dell’amministrazione. Lesmo e Camparada già da giorni stanno sfruttando i loro tabelloni luminosi per cercare di limitarne l’uso, l’amministrazione comunale di Villasanta ha scritto un lungo messaggio sul sito internet istituzionale per cercare di dissuadere i cittadini dal scoppiare petardi o fuochi d’artificio a tutela degli animali. Animali ai cui pensa anche il sindaco di Caponago Monica Buzzini che, attraverso il suo profilo Facebook, ha sconsigliato l’uso dei botti proprio per non spaventare cani e gatti.

Benessere degli animali e smog sono i motivi per cui le amministrazioni di Vimercate con Carnate e Ornago scoraggiano la tradizione di capodanno (invitando anche a un uso moderato dell’auto e un adeguato riscaldamento nelle case). « Quello che non faremo sarà emettere ordinanze fini a se stesse e che comunque non avremmo i mezzi per far rispettare adeguatamente», ha scritto il sindaco Brambilla al presidente Maroni. Che poi è anche il motivo sostanziale per cui anche gli altri Comuni non hanno deciso per il divieto.

E poi c’è chi ha detto no: Limbiate, che dà seguito all’ordinanza anti petardi dell’anno scorso, Giussano, Muggiò e Lissone, che li ha vietati fino al 6 gennaio. Altri cinque Comuni sono nel Vimercatese.

Primo fra tutti Bellusco, che vanta un’ordinanza permanente che ne proibisce l’uso durante tutto l’anno. A seguire Arcore, che ne ha vietato l’utilizzo per tutelare gli animali, e Mezzago, che ha preso questa decisione per motivi di sicurezza.

Situazioni diverse invece a Cavenago e Sulbiate dove i sindaci Francesco Seghi e Andrea Crespi, oltre che per tutelare la sicurezza dei cittadini, hanno voluto firmare il divieto a causa dell’inquinamento atmosferico provocato proprio dai botti e dai giochi pirotecnici evitando così di contribuire alla cappa di smog.