Bloccati a 1.900 metri in val Merdarola, il soccorso alpino salva due escursionisti di Biassono

È intervenuto il soccorso alpino con una eliambulanza per recuperare due persone di Biassono, di 60 e 50 anni, rimaste bloccate durante un’escursione in Val Merdarola. L’allarme partito con una telefonata al 112.
Un elicottero del soccorso alpino
Un elicottero del soccorso alpino Sandro Menegazzo

Sono dovuti intervenire gli esperti del soccorso alpino per salvare due escursionisti di Biassono rimasti bloccati sabato 11 luglio a 1.900 metri di altezza in Val Merdarola. Si tratta di un uomo di 60 anni e di una donna di 50 che nella giornata estiva aveva deciso di salire in montagna per un gita e che stavano scendendo a valle dal sentiero che passa dal rifugio Omio. Un’area caratterizzata da placche e punti scoscesi, ricordano i tecnici della stazione di Valmasino dello Cnsas, il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. I biassonesi, stando alla ricostruzione dei soccorritori, a un certo punto non sono più stati in grado di proseguire nonostante diversi tentativi e passaggi tra le rocce. E hanno allora preferito chiamare il 112 che ha allertato la settima delegazione Valtellina-Valchiavenna del Cnsas. I soccorritori hanno individuato la coppia a 1.900 metri di altitudine, «in un’area boscosa e difficile da raggiungere», dove alla fine è riuscita a intervenire l’eliambulanza che li ha recuperati.

«Non è la prima volta che in quel tratto gli escursionisti restano bloccati, perché perdono l’orientamento e non riescono più a interpretare i segnali visivi che tracciano la via del ritorno – segnalano i soccorritori – In questo caso, grazie anche al fatto di avere potuto utilizzare il telefonino per chiedere aiuto, cosa non sempre possibile in montagna, la richiesta di soccorso è partita durante le ultime ore di luce e l’intervento si è potuto concludere in tempi brevi e senza conseguenze per la loro incolumità. Quando la situazione diventa ingestibile, è meglio infatti non esitare troppo a lungo e contattare il 112».