Bambino di 6 anni muore all’ospedale di Monza per complicanze da morbillo

Un bambino di 6 anni è morto all’ospedale San Gerardo di Monza per le complicanze di un’infezione da morbillo. Il bimbo era affetto da leucemia linfoblastica acuta e sarebbe stato contagiato dai fratelli non vaccinati. Ne dà notizia l’assessore regionale Giulio Gallera con una nota in cui ha sottolineato l’importanza “della cosiddetta immunità di gregge”
Monza Ingresso ospedale san Gerardo
Monza Ingresso ospedale san Gerardo Fabrizio Radaelli

Un bambino di 6 anni è morto all’ospedale San Gerardo di Monza per le complicanze di un’infezione da morbillo. Il bimbo era affetto da leucemia linfoblastica acuta e sono state decisive complicanze polmonari e cerebrali. Ne dà notizia l’assessore regionale Giulio Gallera con una nota in cui ha sottolineato l’importanza “della cosiddetta immunità di gregge”. Il bambino a metà marzo, proprio per il sospetto di un’infezione, era stato trasferito in terapia intensiva e poi in rianimazione.
A quanto si è appreso sarebbe stato contagiato dai fratelli maggiori non vaccinati. Su di lui il virus ha effetti gravissimi a causa delle difese immunitarie compromesse dalla leucemia.

«È deceduto, in data odierna, per complicanze polmonari e cerebrali da morbillo, il piccolo di 6 anni che si trovava presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale San Gerardo di Monza – ha scritto l’assessore regionale al Welfare – La storia di questo piccolo affetto da leucemia è l’esempio di come la cosiddetta ’immunità di gregge’ sia fondamentale per la protezione di coloro che, per la loro malattia o per lo stato di trattamento in cui si trovano, non sono protetti, anche quando fossero vaccinati dal morbillo così come da altre malattie infettive».

«Il piccolo – ha spiegato l’assessore – era affetto da una Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA), malattia che oggi ha una probabilità di guarigione in oltre 85% dei casi con forme simili. In data 15 marzo, per il sospetto di infezione da morbillo (diagnosi confermata il 16 marzo), è stato trasferito in terapia intensiva per il peggioramento progressivo del quadro polmonare con necessità di assistenza respiratoria. È stato intubato e successivamente è iniziata l’assistenza mediante ECMO per insufficienza cardiaca o respiratoria, proseguita fino alla data di oggi»

«Ci tengo a sottolineare – ha concluso l’assessore nella nota – come solo l’immunità di gregge, cioè la vaccinazione di oltre il 95% dei bambini, sia l’unica strada per tutelare soggetti immunodepressi o che hanno contratto malattie come nel caso del piccolo del San Gerardo, che per queste ragioni non possono vaccinarsi».

La nota dell’assessore regionale è stata scritta dopo aver ricevuto la relazione dell’ospedale sulla vicenda.

(*notizia aggiornata)