Balletti, pranzi e ghisa seminudi: il Comando di Biassono nella bufera

Un anno e mezzo fa un cittadino denunciò i fatti, nessuna risposta. Oggi si rivolge al nostro giornale
Balletti, pranzi e ghisa seminudi: il Comando di Biassono nella bufera

Un anno e mezzo fa ha denunciato alcuni agenti della polizia locale per presunti abusi e atteggiamenti poco consoni a chi indossa una divisa. Ma ad oggi di quel procedimento non si hanno notizie. Un vaso di Pandora che il biassonese ha aperto in anteprima per il Cittadino, stanco di attendere i tempi della giustizia.

Diversi i presunti illeciti che l’uomo, che ha chiesto l’anonimato, ha segnalato ai militari della caserma di Biassono, supportando i suoi racconti con alcune prove. «Si tratta di situazioni di vario tipo – racconta – dal vizietto di timbrare il cartellino e andare in giro per commissioni private al presunto sequestro di oggetti mai consegnati agli organi di competenza, ai brindisi e festeggiamenti durante l’orario di servizio».

Accuse precise e pesanti e che avevano anche fatto il giro di Palazzo Verri. E che ci ha anche mostrato con immagini eloquenti dell’epoca che vedono alcuni agenti di Biassono scorrazzare per il corridoio del Comando della polizia locale in bicicletta o banchettare sulle scrivanie durante l’orario di servizio maneggiando impropriamente una pistola. Ci sono poi immagini ancora più imbarazzanti con un agente in atteggiamento e in abbigliamento poco consono a chi dovrebbe far rispettare la legge.

Accuse che l’uomo aveva formalizzato ai carabinieri un anno e mezzo fa. «All’epoca i militari mi avevano riferito che in base alle mie dichiarazioni avrebbero avviato delle indagini – continua – ma da allora non ho più ricevuto informazioni a riguardo e sembra che il caso sia finito nel dimenticatoio. Perché si è creato attorno alla vicenda un alone di mistero, malgrado agli inquirenti abbia fornito un nutrito fascicolo con registrazioni, fotografie e documenti che attestavano il mio racconto?»

Atteggiamenti sui quali l’uomo non intende soprassedere così che, dopo l’ennesima richiesta di delucidazioni in merito alla vicenda, ha deciso di rivolgersi alla stampa. «Forse per fare giustizia l’unico modo è denunciare attraverso i media – aggiunge – Forse mi dovrei rivolgere a “Striscia la notizia” che più di una volta ha smascherato i furbetti della pubblica amministrazione.

Questa volta non dovrebbero neppure far fatica con registrazioni e scatti, perché il reportage è già pronto. Ho deciso di uscire allo scoperto perché come onesto cittadino non sopporto di assistere a episodi di questo tipo, che coinvolgono coloro che devono fare rispettare le leggi e per noi essere un esempio anche di moralità». Quanto tempo ci vorrà per smascherare i vigili furbetti se lo Sherlock Holmes biassonese ha già indicato colpevoli e reati?