Assicurazione, revisione, furto: a Muggiò scanner mobile legge le targhe delle auto

Entrerà in funzione il 20 luglio a Muggiò uno scanner mobile che verrà utilizzato dalla Polizia locale per leggere le targhe e scoprire se si è in presenza di auto senza assicurazione, non revisionate o addirittura rubate
La polizia locale di Muggiò
La polizia locale di Muggiò

Più tecnologia digitale, più collaborazione con i Carabinieri, più sicurezza condivisa nell’ottica della Policy community. Sono queste le idee cardine con cui il comandante della Polizia locale Marco Beccalli sta improntando il comando dal giorno del proprio insediamento nell’ottobre scorso; 47 anni, a Muggiò dal 1996 prima come agente e poi come ufficiale, una laurea in Sociologia, una magistrale in Scienze Politiche, una in Criminologia e un master in Politiche della Sicurezza, per Beccalli «la sicurezza non deve essere calata dall’alto, ma è un diritto che va condiviso da tutti».

Anche attraverso l’utilizzo di mezzi digitali innovativi, peraltro giustificati dall’attività dei vigili del primo semestre 2016, che parla di 3017 violazioni del codice della strada (1600 divieti di sosta), tra cui spiccano 57 violazioni per omessa revisione del veicolo (complessivamente erano state 108 nel 2015) e 11 per mancanza di assicurazione (25 nel 2015), che dal 20 luglio potranno essere sanzionate più facilmente grazie ad uno scanner mobile per le targhe, che permette la rilevazione in tempo reale di veicoli non assicurati, privi di revisione o di provenienza furtiva. Allo scanner si aggiungono un lettore di falsi documentali, per patenti, carte d’identità e banconote, oltre ai tablet per il rilievo di incidenti. «Senza dimenticare – ha sottolineato Beccalli – il potenziamento del sistema di videosorveglianza, che passerà da 18 a 28 telecamere, sarà ammodernato con l’introduzione di occhi elettronici ad infrarosso e smart track, e che sarà condiviso “in remoto” con i carabinieri».

Con i quali la collaborazione si è fatta più stretta, visti anche i 38 interventi svolti insieme in questi primi sei mesi, che si aggiungono agli 87 del 2015. Un aspetto preoccupante, invece, è emerso dai 45 incidenti stradali rilevati: «In tre di questi – ha spiegato Beccalli – si sono verificate l’omissione di soccorso e la fuga. Non sono pochi ed è un fenomeno inquietante, perchè significa che non c’è presa di coscienza».

Dalla Policy community ad un sistema di viabilità sostenibile, il lavoro è molto: «Penso ad una sicurezza partecipata: nonni civici, controllo di vicinato, protezione civile e guardie ecologiche volontarie, che rispondano alla Polizia locale con relazioni periodiche – conclude Beccalli – Vorrei portare progetti di educazione alla legalità nelle scuole, ma penso anche ad un corpo di polizia locale specializzato e qualificato, e ad un sistema di mobilità sostenibile attraverso i sensi unici, che possa creare più parcheggi, intersezioni sicure, oltre alla mobilità ciclopedonale da favorire intervenendo sulle ciclabili».