Assalti con armi da guerra a Cesano e Seveso: pene fino a vent’anni alla banda

Otto condanne, due a vent’anni, per la banda di rapinatori del kalashnikov che a Cesano Maderno assaltarono un furgone portavalori davanti all’ufficio postale, in pieno centro città, colpo che fruttò 120mila euro. Altre rapine a Seveso, Busnago e Varedo.
L’assalto al portavalori a Cesano Maderno
L’assalto al portavalori a Cesano Maderno

Otto condanne, due a vent’anni, per la banda di rapinatori che a Cesano Maderno assaltarono un furgone portavalori davanti all’ufficio postale, in pieno centro città, colpo che fruttò 120mila euro. La banda, incastrata attraverso un’operazione denominata “Carillon”, era alla sbarra per associazione a delinquere finalizzata alla rapina e alla detenzione e al porto di armi per una dozzina di rapine commesse in Brianza, nel Milanese, ma anche in Liguria e in Svizzera oltre che nel Comasco.

LEGGI – L’operazione Carillon


VIDEO – La banda in azione

La pena più elevata, vent’anni, appunto, l’ha rimediata Giovanni Misso, già condannato negli anni Settanta per l’omicidio di un carabiniere, a Genova. La sentenza è stata emessa venerdì dal gup del tribunale di Monza, Federica Centonze, durante il processo con rito abbreviato. Misso e la sua banda erano stati arrestati a febbraio del 2015 a Caronno Pertusella, Varese.

Il gruppo aveva la disponibilità di un vero e proprio arsenale (fucili a pompa e kalashnikov, oltre che quattro pistole semiautomatiche, giubbotti antiproiettile e passamontagna) e compiva assalti a portavalori, supermercati, centri scommesse, uffici postali e distributori di carburante. Colpi studiati a tavolino, poi spesso entravano in azione dopo aver assunto stupefacenti. Per fuggire non esitavano a sparare sventagliate di colpi ad altezza uomo.

In Brianza gli sono state contestate le rapine avvenute, nell’ordine, il 28 febbraio 2014 al centro commerciale “Il Globo” di Busnago – dove ferirono con un colpo di fucile una guardia giurata che aveva tentato di reagire – il 12 giugno dello stesso anno al supermercato “Famila” di Seveso, con un conflitto a fuoco a colpi di kalashnikov con i carabinieri intervenuti (nessun ferito), il 1 agosto successivo al portavalori a Cesano e il 3 ottobre al distributore Total Erg di Varedo.

Vent’anni li ha rimediati anche Maurizio Gigliotti, limbiatese, 8 anni Claudio Masiero, sempre di Limbiate (uno in più rispetto a quanto richiesto dall’accusa) ”premiato” in quanto ha collaborato con la Giustizia; 8 anni, invece degli 11 anni e 8 mesi richiesti, per Carlo Scanu.