Arrestato 24enne a Monza: botte alla ex, violenze e segregazione

È finito in carcere con le accuse di lesioni, violenza sessuale, sequestro di persona e atti persecutori. La vittima è una studentessa di 21 anni che ha trovato il coraggio di denunciare l’ex fidanzato 24enne, presunto aguzzino. Entrambi risiedono a Monza.
Monza, arrestato per maltrattamenti e violenze
Monza, arrestato per maltrattamenti e violenze

Per anni avrebbe subito le violenze e le vessazioni di quello che considerava il suo grande amore finché a gennaio ha deciso di denunciarlo. Così il presunto aguzzino, un 24enne di origini albanesi impiegato in una azienda è finito in carcere, a San Vittore, con le accuse di lesioni, violenza sessuale, sequestro di persona e atti persecutori. Lei, la vittima, è una studentessa di 21 anni, universitaria italiana. Entrambi risiedono a Monza.

La loro storia comune, prima un’amicizia, è nata nel 2007 quando entrambi erano minorenni. Il fidanzamento ufficiale è avvenuto nel 2012 e da allora – secondo quanto raccontato dalla ragazza – sarebbe emerso il lato violento del ragazzo che l’avrebbe letteralmente soggiogata minacciandola, costringendola a rapporti sessuali contro la sua volontà, picchiandola (una volta è finita al pronto soccorso, ma ha detto di essere caduta dallo scooter) e persino tenendola segregata per almeno due giorni e due notti in una stanza del suo appartamento.

La storia si è poi interrotta quando lui si è invaghito di una connazionale, finché, terminata anche quella relazione, si sarebbe rifatto vivo con la studentessa, di nuovo vessandola. Le avrebbe ricordato,nel caso se ne fosse dimenticata di essere di sua proprietà: «Prova a denunciarmi e faccio del male a te e ai tuoi familiari», le avrebbe detto.

Lei ha tenuto per sé il suo disagio confidandosi solo parzialmente con alcune amiche e con uno psicologo al quale si era rivolta. Anche i genitori si sono allarmati vedendola piangere di continuo e rifiutarsi di mangiare, ma pensavano ad una storia d’amore travagliata, non certo che subisse violenze e persecuzioni.

Solo a gennaio di quest’anno, dopo che si è consigliata con un amico ha deciso di denunciare quanto le sarebbe accaduto al commissariato di viale Romagna. Gli investigatori, coordinati dalla Procura di Monza, sostituto Alessandro Pepè, hanno raccolto testimonianze, disposto intercettazioni e interrogato il 24enne finché non hanno sottoposto i risultati della loro attività investigativa al gip del Tribunale che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 24enne eseguita lo scorso 17 maggio.