Arrestata a Brugherio la lady della banda delle monetine

Lady Raggiro abita a Brugherio, è peruviana e ha solo 26 anni. La donna è stata arrestata nell’ambito dell’operazione contro la banda che agiva col trucco delle monetine nei parcheggi dei supermercati d’Italia.
La banda agiva nei parcheggi dei supermercati
La banda agiva nei parcheggi dei supermercati

Lady Raggiro abita a Brugherio, è peruviana e ha solo 26 anni. La donna è stata arrestata martedì mattina dagli agenti del Commissariato milanese di Greco-Turro, nell’ambito di un’operazione che ha fatto finire in carcere otto persone. La banda, che dovrà rispondere di associazione a delinquere, è accusata di aver messo a segno almeno 15 furti nel parcheggi dei supermercati di mezza Italia. La sudamericana brugherese è l’unica donna coinvolta, ex fidanzata di uno degli elementi di spicco del gruppo.


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Nei posteggi dei centri commerciali, gli otto criminali, a turno, mettevano in atto il trucco delle monetine: non appena la vittima, per lo più donne, carica la spesa in auto e appoggia la borsetta sul sedile un malvivente fa cadere qualche moneta. Poi chiama la signora: «ha perso dei soldi». L’elemento di distrazione consente al complice di sgattaiolare accanto alla vettura, aprire la portiera e far sparire la borsa. Il piano è stato riproposto in tutto il Milanese, ma anche in provincia di Bergamo, in Liguria e in Toscana.

I casi accertati sono 15, ma la Polizia ritiene che l’elenco possa arrivare anche a un cinquantina di episodi per via di corrispondenze nel modus operandi.

Gli arresti in realtà risalgono al mese scorso. La brugherese, madre di un bambino piccolo, aveva ottenuto i domiciliari con una richiesta formale tramite il suo legale, ma nei giorni scorsi sono emerse violazioni alle prescrizioni e sembra inoltre che il piccolo non abiti con la madre. Per questo martedì gli agenti sono tornati in città e hanno eseguito l’ordine di carcerazione dell’autorità giudiziaria.

I furti con raggiro nei parcheggi dei super sono un problema diffuso soprattutto nel nord Italia e vengono messi a segno con tecniche differenti, tutte destinate a sviare l’attenzione della prede: c’è chi chiede informazioni stradali, chi si intrattiene con calorosi saluti dicendosi amico di amici, chi fa credere alla vittima che le siano cadute le chiavi indicando un mazzo per terra piazzato poco prima.