Arcore: sfonda il vetro di un’auto per rubare la borsa, terrorizza una bambina di 9 anni

Un 50enne di Brugherio arrestato dai carabinieri dopo avere sfondato il vetro di un’auto in sosta ad Arcore per rubare una borsa: a bordo una bambina di 9 anni in attesa della mamma. Merito anche di un concorezzese che lo ha inseguito e ha chiamato i carabinieri.
Il parcheggio davanti alla scuola di Arcore dove è successo tutto
Il parcheggio davanti alla scuola di Arcore dove è successo tutto

Un brugherese di 54 anni è stato arrestato per rapina dopo aver sottratto una borsetta da una vettura, terrorizzando la bambina seduta sul sedile posteriore. È successo mercoledì pomeriggio ad Arcore dove l’uomo, disoccupato e con qualche precedente di polizia, è stato arrestato dai carabinieri grazie all’aiuto di alcuni cittadini.

Doveva esser un semplice borseggio. L’auto era posteggiata nel parcheggio adiacente il Palazzetto dello sport di Arcore. La proprietaria, una donna di 50 anni residente nel Vimercatese, era appena arrivata. Doveva ritirare dall’Istituto privato lì di fronte la figlia maggiore e una sua amichetta. La figlia più piccola era sul sedile posteriore. La donna è scesa solo per pochi istanti, doveva semplicemente attraversare la strada e la sua vettura sarebbe rimasta in piena vista, a distanza di una decina di metri. Nessun pericolo, insomma, ha pensato la donna. In una manciata di secondi però il borseggiatore, di certo già appostato, ha aperto la portiera della vettura e afferrato la borsetta che si trovava sul sedile posteriore, accanto alla bambina. Nessuna minaccia, sembra, all’indirizzo della piccola che tuttavia si è terribilmente spaventata per quell’intrusione e ha lanciato un urlo sentito da diversi passanti. La madre si è precipitata dalla figlia, mentre il brugherese fuggiva via, allontanandosi in direzione del Palazzetto.

Diversi i testimoni della scena. Erano circa le 17 e la zona è particolarmente frequentata. Il primo ad intervenire è stato un uomo che ha inseguito per qualche decina di metri il fuggitivo senza però riuscire a fermarlo. A seguire la scena fin dall’inizio un altro testimone, un uomo di Concorezzo che passeggiava in compagnia di una donna. È lui la nemesi del brugherese: ha 49 anni, lavora nel mondo dello sport e per questo ha una preparazione atletica che gli ha permesso di inseguire il balordo senza farsi seminare e contemporaneamente di parlare al cellulare con i carabinieri per tutto il tempo, per riferire gli spostamenti.

A metà della fuga, peraltro, anche un giovane passante si è messo di mezzo, rifilando uno spintone al brugherese in corsa e facendogli perdere per strada la borsetta appena rubata. Nei pressi di via Fermi, ovvero qualche centinaio di metri più in là, in una zona residenziale, il balordo è stato costretto a fermarsi , spossato dalla corsa e dalla paura. In mano pare avesse un mattone con il quale ha minacciato il suo inseguitore. Gli ha detto di lasciarlo andare che ormai non aveva nemmeno più la borsetta ma il concorezzese non gli ha dato tregua e l’ha piantonato fino all’arrivo dei carabinieri. Per lui è scattato l’arresto per rapina, alla luce delle minacce nei confronti dell’inseguitore. Intanto la borsetta è stata recuperata e restituita alla donna rimasta vicino alla macchina per tranquillizzare la bambina ancora terrorizzata e in preda alle lacrime.