Arcore, residenti preoccupati per la nuova casa di riposo: «Non in via Edison»

La rsa serve ad Arcore, ma non in via Edison di fianco al PalaUnimec. Lo hanno sottolineato i residenti del quartiere, che la scorsa settimana hanno partecipato all’assemblea pubblica di presentazione del progetto. Intanto in Comune è stato consegnato il piano del traffico.
Arcore assemblea Rsa
Arcore assemblea Rsa Michele Boni

La Rsa serve ad Arcore, ma non in via Edison di fianco al PalaUnimec. I residenti del quartiere, che la scorsa settimana hanno partecipato all’assemblea pubblica di presentazione del progetto al centro Sant’Apollinare, hanno esplicitato all’assessore all’Urbanistica Roberto Mollica Bisci tutte le loro perplessità.
«Una casa di riposo sicuramente è utile per la nostra comunità – ha affermato giovedì un cittadino – ma non in quell’area perché tutto ciò genererebbe problemi di viabilità e parcheggi avendo già sulla stessa via due istituti scolastici e il palazzetto dello sport. La situazione già oggi è critica e può solo peggiorare» .


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E se a questo si sommano 120 posti letto, 40 dipendenti della struttura e i visitatori degli anziani, il timore degli abitanti è di non poter più uscire di casa.

«L’amministrazione deve convincere il proponente a realizzare l’opera altrove – ha affermato un altro cittadino – o ancor meglio in via Lombardia come era prevista tempo fa. Invece qui il Comune sembra già aver accolto la proposta».
C’è chi poi oltre a contestare la collocazione entra nel merito di quello che la Borgolecco ha in mente di realizzare: «120 posti non sono sufficienti per la popolazione anziana del paese visto che ad oggi la popolazione over 80 è di 1300 unità e col passare del tempo può solo aumentare – ha sottolineato una signora – Inoltre per gli arcoresi sarebbero riservati solo 10 posti a tasso agevolato e questo non avrebbe senso».

Tutte osservazioni cui hanno fatto eco le parole del comitato di Arcore Nord, tra gli organizzatori della serata: «Tra le prime criticità che abbiamo sollevato – ha affermato il presidente della consulta Davide Pennati – c’è sicuramente quella della circolazione e della carenza dei parcheggi perché 55 stalli di sosta, che poi potrebbero diventare 75, a nostro parere non bastano e abbiamo suggerito al privato, scrivendo una lettera a luglio, di rendere fruibile liberamente anche il posteggio di via Gilera. La collocazione della rsa nel nostro quartiere non è ottimale perché ci sono già le scuole e il PalaUnimec. Inoltre servirebbe una presenza più frequente dei vigili per regolare la circolazione».

Qualche cittadino è anche preoccupato per l’altezza dell’edificio che dovrebbe sorgere di fronte all’istituto Santa Dorotea: previsti tre piani (piano terra, prima e secondo), arriverebbe ad essere alto come il palazzetto dello sport.

Il piano del traffico – Alla fine della settimana scorsa in Comune è stato consegnato uno studio del traffico effettuato da Borgolecco Iniziative, la società privata che vorrebbe realizzare una casa di riposo nel prato di fronte al PalaUnimec.

Lo ha chiesto con insistenza l’amministrazione comunale che da un lato vuole raggiungere l’obiettivo di una rsa sul territorio, dall’altro riceve robuste proteste dai residenti preoccupati.

Nell’incontro che si è tenuto tra proprietà della Borgolecco, giunta e tecnici, sono stati forniti documenti che l’amministrazione comunale aspettava. L’approfondimento sulla viabilità è il più importante, ma ci sono anche un piano della sosta e uno studio sull’impatto ambientale. In queste carte il Comune dovrà trovare una soluzione per conciliare tutti i bisogni.

L’assessore all’Urbanistica Roberto Mollica Bisci si dice ottimista: «Sono convito che si possa fare qualcosa di positivo facendo attenzione anche alle esigenze del quartiere. Capisco che tra i residenti possa esserci qualche scontento ma quello della casa di riposo è un servizio importante per tante famiglie e in più il privato ha dei diritti precisi. Se anche ci opponessimo alla Rsa, l’area è destinata a servizi e altri servizi potrebbero portare nel quartiere molte più persone e più traffico».

Al momento va detto che esiste solo una bozza protocollata l’1 luglio e già superata da una serie di richieste da parte della giunta. La versione successiva, non ancora protocollata, è stata solo presentata a voce.

Promette un piano interrato di parcheggi, una sessantina, in parte a uso privato e in parte a uso pubblico.«Il privato inoltre ci garantisce la sistemazione del parcheggio in via Matteotti (traversa di via Gilera) che passerà da 27 stalli a oltre 50» dice l’assessore. Mollica Bisci, consapevole di essere impopolare, solleva una questione nota: gli automobilisti, soprattutto i genitori che portano a scuola i figli, devono accettare che non possono posteggiare l’auto a pochi metri dai cancelli: «Il parcheggio a pagamento di via Gilera concede la prima mezzora gratis, eppure non lo usa nessuno».

La casa di riposo avrebbe tre piani fuori terra, garantirebbe 120 posti letto, 40 dei quali nel nucleo Alzheimer. Gli altri 80 sarebbero destinati a malati non autosufficienti. Al piano terra anche ambulatori che dovrebbero avere convenzioni particolari con i residenti di Arcore. Non è escluso che nel pacchetto ci sia anche la gestione del centro diurno per anziani l’Arca attivo al Sant’Apollinare.

Mollica Bisci spiega che la prospettiva della Rsa nel quartiere è concreta ma che ci sono ancora modifiche da studiare. Da qui la disponibilità a partecipare all’assemblea di mercoledì indetta dalla consulta.