Arcore, demolito l’ex Cinema Centrale: ma sul futuro non ci sono certezze

Ruspe in azione in tutto per una decina di giorni nel centro di Arcore per la demolizione dell’ex Cinema Centrale. Chiuso dal 1974, era ormai fatiscente e soggetto a caduta di calcinacci. Niente di certo però per il futuro dell’area.
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arcore cinema Valeria Pinoia

Data storica quella di martedì scorso. Dopo decenni di abbandono, le ruspe hanno raggiunto l’ex Cinema Centrale e hanno dato il via alla demolizione che lascerà nel cuore della città un grosso buco. Il cantiere è stato imposto dall’amministrazione comunale al proprietario del vecchio cinema, l’ingegnere Giorgio Beretta, per ragioni di sicurezza.

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Da qualche tempo la parete che affaccia su via IV Novembre perdeva pezzi di calcinacci. D’altra parte sono quasi 20 anni che i residenti lamentano il degrado, la fatiscenza delle coperture, il proliferare di topi, in un tassello del centro storico. La richiesta dei permessi per demolire giaceva in Comune da un anno, il mese scorso l’ordinanza dell’amministrazione è stata emessa e ha sbloccato l’iter. Lunedì il privato ha ritirato i permessi e martedì gli operai sono partiti. Nella mattinata di mercoledì una piccola battuta d’arresto è stata imposta da un problema di cavi elettrici. Lo stabile destinato all’abbattimento infatti rischiava di tirarsi dietro anche i collegamenti elettrici di alcuni edifici pubblici. Risolta la questione, i lavori sono ripartiti.

Salvo imprevisti, l’intervento dovrebbe durare una decina di giorni e interessare non solo l’ex cinema ma anche i locali di servizio connessi.

Con l’ex Centrale se ne va un pezzo di storia della città. Lo stesso Beretta fatica a ricordare i dettagli. La sua famiglia lo acquistò nel ’45. Prima, pare fosse già un cinema, ma solo all’aperto. Nel ’74 ha chiuso i battenti e gli arcoresi hanno iniziato a guardare i film di stagione all’Apollo, nuovo acquisto della famiglia Beretta, più moderno e comodo. Da allora il Centrale è rimasto chiuso, con le sue travi di legno ormai a pezzi.

Qualunque progetto di riurbanizzazione non può non coinvolgere anche gli stabili che circondano l’ex cinema: la palafitta, la palazzina in mattoni del Comune e l’edificio che ospita l’Associazione nazionale carabinieri, con il tetto in eternit. Senza contare l’ex scuola Olivetti, risorsa preziosa chiusa al pubblico quando la biblioteca è stata trasferita nell’attuale sede.

Infine è probabile che un progetto di recupero riesca a decollare se agganciato a un analogo intervento nella zona dell’Apollo, anch’essa mista pubblica e privata e intestata ai Beretta. In quel caso si è parlato di residenziale ma anche di opere pubbliche come parcheggi sotterranei e la nuova biblioteca.

«Il futuro dell’area è ancora tutto da pensare – dice il proprietario Giorgio Beretta – il Piano particolareggiato che c’è nei cassetti del Comune è stato disegnato sotto la giunta Nava, avrà quasi 15 anni, non ha più senso».
Il disegno prevedeva residenziale ai piani alti e negozi al piano terra e un percorso pedonale. L’ingegnere arcorese, proprietario anche del cinema Apollo di largo Vela, non nasconde che avrebbe procrastinato ancora l’intervento di demolizione se non fosse stato per l’ordinanza dell’amministrazione comunale. L’atto obbliga la proprietà ad abbattere la facciata su via IV Novembre, «ma a questo punto tanto vale buttare giù tutto – ha spiegato Beretta – lasciando in piedi magari una parte del perimetro come protezione».