Ancora un caso di legionella Grave un 50enne di Cesano

L’Asl conferma: nuovo caso di legionella a Cesano Maderno. Mauro Sala, 48 anni autotrasportatore residente alla Sacra Famiglia, da venerdì è ricoverato in Rianimazione all’ospedale di Desio.
Cesano,  l’Asl conferma il caso di legionella.
Cesano, l’Asl conferma il caso di legionella.

L’Asl conferma: nuovo caso di legionella a Cesano Maderno. Mauro Sala, 48 anni autotrasportatore residente alla Sacra Famiglia, da venerdì è ricoverato in Rianimazione all’ospedale di Desio. Allarmata da febbre molto alta persistente e da respiro rapido ed affannoso la moglie ha chiamato il 118. Positivo stando agli esami ad una polmonite da legionella, le condizioni del paziente sono apparse subito molto gravi, tanto da necessitare del ricovero in Rianimazione e dell’induzione del coma farmacologico.

«E’ intubato, ha subito una tracheotomia ed hanno iniziato a svegliarlo – parla la moglie nel pomeriggio di giovedì – le sue condizioni sono stabili, solo nei prossimi giorni sapremo però se sta rispondendo alle terapie». Come da prassi la Asl è stata immediatamente informata del caso: «Abbiamo effettuato la campionatura dell’acqua, che di fatto non è obbligatoria per legge nel caso di abitazioni private – spiega la referente dell’Asl di Monza e Brianza Elena Rivolta – visto i precedenti di Cesano Maderno, dove in passato si sono verificati più casi che altrove, abbiamo ritenuto necessari i campionamenti.

Confermiamo il caso di legionella a Cesano Maderno. E’ doveroso sottolineare che l’eventuale positività dei campionamenti domestici è sempre legata o ad una scarsa manutenzione dell’impianto o alla presenza di un impianto molto datato con parti usurate. Qualora ci fossero problemi per la collettività gli interventi sarebbero di altro tipo e verrebbero, come già accaduto in passato, coinvolte altre autorità competenti. Ad oggi i casi a Cesano sono nella media».

La famiglia punta però il dito sui controlli e sulla mancata prevenzione della società dell’acqua: «E’ successo a me ma poteva capitare a qualcun altro – spiega la moglie del contagiato – Mio marito non ha mai visto un ospedale, godeva di buona salute ed ora è tra la vita e la morte, fosse capitato a me che invece ho un fisico molto debilitato non so se sarei sopravvissuta, così come tante altre persone. Ci stiamo informando sulla possibilità di intentare una causa, purtroppo non abbiamo grandi disponibilità economiche ma vogliamo andare a fondo in questa questione. Voglio sapere da dove arriva questo batterio e che venga fatto una volta per tutte qualcosa per debellarlo. Qui si parla della vita delle persone».

Dal 2006, anno in cui è scoppiato il caso legionella, Cesano Maderno registra il 25% dei casi riscontrati in Lombardia. Nell’arco di dodici mesi si verificarono ventuno casi, per lo più al Molinello. Negli anni successivi il numero dei casi è calato anche se nel 2008 si sono registrati due morti. Era di luglio 2012 l’ultimo caso. g.p