Allarme droga a Monza: sempre più giovanissimi dipendenti da cocaina ed eroina

In quattro anni sono quadruplicati i giovanissimi in carico al servizio tossicodipendenze dell’Asst: aumentano le dipendenze da cocaina ed eroina, anche tra i minorenni.
Siringhe alla stazione di Monza
Siringhe alla stazione di Monza Fabrizio Radaelli

L’allarme arriva direttamente dalla direzione della Asst di Monza: «Siamo preoccupati dall’abbassarsi dell’età media dei pazienti in carico nei nostri Sert», ha commentato Matteo Stocco consultando i dati registrati negli ultimi cinque anni.

In cura dai Servizi per le tossicodipendenze di Monza e Limbiate, i due centri che rientrano sotto l’egida dell’Asst di via Pergolesi, i pazienti seguiti, di età compresa tra i 15 e i 24 anni, sono quadruplicati: dai 17 del 2013 agli 86 del 2017.

Un altro elemento complica la situazione: «Si riduce in questa fascia d’età – ha aggiunto Stocco – la percentuale di utilizzatori di cannabinoidi. Drastico, invece, l’incremento dell’utilizzo di eroina e cocaina». I dati parlano chiaro. Dei 17 giovani a carico dei due Sert nel 2013, il 72% era dipendente da cannabis, il 10% da eroina e un altro 10% da cocaina. Oggi le percentuali si sono ribaltate e indicano una tendenza più che chiara: degli 86 in cura, il 58% risulta dipendente dalla cannabis, il 19% dall’eroina e un altro 19% da cocaina.

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A delineare un quadro a tinte sempre più fosche, anche un terzo elemento: è aumentato negli anni il numero delle giovanissime in cura. Se nel 2013 erano solo due, nel 2014 già erano diventate cinque, per poi passare a nove nel 2015, a undici nel 2016 e arrivare a 19 nel 2017.

«Da genitore, oltre che da medico – ha continuato Stocco – non posso che suggerire a chi ha figli adolescenti, o che a quell’età critica si avvicinano, di fare attenzione. Controllare. Tenere gli occhi bene aperti su quelli che possono essere comportamenti all’improvviso strani, fuori dall’ordinario. E non aspettare a rivolgersi a delle strutture specializzate in grado di consigliare e aiutare».

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I dati di Monza e Brianza rispecchiano il trend riscontrato negli ultimi anni nelle altre grandi città d’Italia: Monza come Torino. Come Mestre, Ferrara e Bologna. A spingere i ragazzi nelle braccia delle droghe le microdosi disponibili a pochi euro: nel “bosco della droga” di Rogoredo, alla periferia di Milano, un punta di eroina costa solo due euro. E due euro si raccattano facilmente.

Per quanto riguarda gli utenti adulti in carico, i dati dei Sert di Monza e Limbiate non evidenziano particolari cambiamenti: «Complessivamente – spiegano dagli uffici – si osserva una sostanziale stabilità della proporzione di consumatori di eroina e cocaina, con un numero totale di pazienti che, dopo un incremento tra il 2013 e il 2015, si è mantenuto sostanzialmente stabile.

Quest’anno si contano 762 pazienti adulti in carico per abuso di sostanze, la stragrande maggioranza (almeno l’87% maschi): 313 per l’eroina, 311 per la cocaina e 116 per la cannabis. Il picco si è riscontrato nel 2015, quando i pazienti registrati sono stati 816 (338 per la cocaina, 331 per l’eroina e 120 per la cannabis).