Aifo e il miele della solidarietà per i malati di lebbra: domenica la Giornata mondiale

A Monza, Lissone e in altre piazza della Brianza domenica 31 i volontari degli Amici di Raoul Follereau saranno presenti con i vasetti di miele che provengono dal circuito del commercio equo e solidale.
Uno dei banchetti di Aifo
Uno dei banchetti di Aifo

Un rapporto dell’Organizzazione mondiale della salute del 2012 non lascia dubbi: «Nonostante un progresso significativo nel controllo della malattia e nella riduzione del peso, molto ancora resta da fare per rinforzare i risultati ottenuti e per ulteriormente ridurre l’impatto della lebbra, soprattutto per quanto riguarda le sue conseguenze fisiche, mentali e socio-economiche sui malati e sulle loro famiglie». Insomma, sembra una malattia di altri tempi. In realtà la lebbra è ancora un problema sanitario grave in molti paesi, già segnati dalla povertà. Domenica 31 gennaio si celebra la Giornata mondiale dei malati di lebbra.

A sostegno della ricerca e della cura dei lebbrosi c’è l’impegno dell’associazione Aifo, Associazione italiana Amici di Raoul Follereau (con un’ importante sede a Vedano. Roberto Pessina è il coordinatore regionale, ndr).

I volontari saranno presenti domenica 31 a Monza, alla chiesa del Carrobiolo, al Santuario delle Grazie, al Sacro Cuore, a San Pietro martire, San Carlo e San Paolo, con un banchetto dove, con l’acquisto di vasetti di miele, sarà possibile contribuire al progetto “Oltre la lebbra, per i diritti degli ultimi”. In alcune parrocchie monzesi l’iniziativa si è tenuta nelle scorse domeniche, mentre a San Biagio, San Gerardo e San Pio X l’appuntamento con i volontari sarà il 14 febbraio. Domenica 31 Il “Miele della solidarietà” aiuterà̀ i progetti sanitari promossi e gestiti da Aifo nel mondo anche sui sagrati di Lissone e a Carate Brianza. A Brugherio appuntamento il 21 febbraio.

La Giornata mondiale, giunta alla 63esima edizione, venne istituita nel 1954 da Raoul Follereau, scrittore, poeta e giornalista francese che per il suo impegno nella lotta alla lebbra fu definito “apostolo dei lebbrosi”. Follereau inseriva la lotta alla lebbra in un impegno più ampio contro ogni forma di emarginazione e di ingiustizia.I vasetti e i sacchetti di iuta che li contengono provengono dal circuito del commercio equo e solidale. Proprio con questa scelta l’Aifo intende confermare il suo impegno nella creazione di rapporti basati sulla giustizia e sulla solidarietà. Info: www.aifo.it.