Agrate, la Star si scinde in due Il timore: ci saranno altri esuberi?

Gallina Blanca crea due società: quella commerciale sarà a Milano, quella produttiva ad Agrate Brianza. «Non siamo tranquilli»: i sindacati vogliono vederci chiaro.
La Star di Agrate Brianza.
La Star di Agrate Brianza.

La Star si scinde in due rami d’azienda, ma Gallina Blanca a poche ore dall’annuncio non ha ancora diramato nessun comunicato ufficiale che lo confermi. La stessa multinazionale spagnola proprietaria anche dello stabilimento agratese di via Matteotti ha informato gli organi di stampa di aver diviso lo Stabilimento Alimentare in due parti quella commerciale che dovrebbe avere il suo quartiere generale a Milano in zona Melchiorre-Gioia e quella produttiva, che rimarrebbe nel sito brianzolo.

Un passaggio importante, che troverà presumibilmente la sua ufficialità solo nelle prossime ore, ma che segna fondamentalmente l’ennesima rivoluzione per il marchio conosciutissimo in Italia per la produzione di dadi, sughi e altri cibi. I sindacati prima di esprimersi sulla novità rilevante di questa settimana attendono comunicazioni da parte della società.

«Non c’è stato ancora detto nulla di ufficiale– ha commentato venerdì mattina Matteo Casiraghi della Fiom Cgil – quando avremo tra le mani qualcosa di concreto daremo il nostro parere». E proprio per far chiarezza gli stessi sindacati, insieme alle rsu avranno un primo incontro lunedì mattina in Confindustria con la proprietà. Il giorno cruciale però sarà un altro ovvero giovedì mattina alle 9.30 quando nel sito produttivo brianzolo giungeranno i più alti dirigenti di Gallina Blanca seguiti dalla quarta commissione lavoro della Regione Lombardia, oltre alle sigle sindacali e alle istituzioni locali. L’incontro era previsto circa un mese fa, ma era stato poi rimandato per l’impossibilità dei vertici spagnoli di raggiungere l’Italia causa sciopero degli aerei. Tra pochi giorni la stessa impresa spiegherà ai lavoratori e ai politici, quali sono le strategie aziendali per lo stabilimento agratese.

Qui si giocherà probabilmente la partita più importante sul destino di un edificio che negli anni d’oro ospitava oltre 3mila lavoratori su un area globale di 220mila metri quadri ed oggi sono solo 250 operai. Qualche mese fa le stesse maestranze avevano proclamato una mattina di sciopero formando un corteo da via Matteotti per la decisione di Gallina Blanca di spostare un centinaio di dipendenti del settore commerciale da Agrate nella sede milanese. Sappiamo delle difficoltà del settore alimentare – aveva affermato all’epoca lo stesso Casiraghi – però questi segni di disinvestimento verso la sede agratese non ci fanno stare tranquilli. Chiederemo a tutte le istituzioni di mettere in campo tutti gli strumenti legislativi per invertire questa tendenza».

Ora questa scissione in due parti dell’azienda sicuramente crea una certa preoccupazione tra gli addetti ai lavori, soprattutto perché col passare del tempo la struttura di Agrate sta diventando sempre di più una cattedrale nel deserto in un luogo anche strategico perché si trova tra l’uscita della Tangenziale Est e dell’autostrada A4. A distanza di tanti anni la Star si sta sempre più svuotando di forza lavoro ed ora si aspetta di capire quali sono le intenzioni degli spagnoli soprattutto adesso che suddividono in due settori l’azienda italiana leader nel settore alimentare.