Agrate Brianza, l’1 dicembre apre il megastore cinese nato sull’ex Uquifa

Apre il megastore cinese di Agrate Brianza. Inagurazione giovedì 1 dicembre alle 10. Inizialmente apriranno almeno 120 negozi, anche se l’obiettivo dell’impresa nelle prossime settimane è di riempire tutti e 400 i locali realizzati al posto dell’ex azienda farmaceutica Uquifa sulla sp121 in direzione Carugate.
Agrate. il megastore cinese apre l’1 dicembre
Agrate. il megastore cinese apre l’1 dicembre Michele Boni

Apre il megastore cinese di Agrate Brianza. Inagurazione giovedì 1 dicembre alle 10. Attesi l’amministratore delegato della società italo-cinese Chen Wen Xu detto Sandro, la giunta comunale capitanata dal sindaco Ezio Colombo ed altri rappresentanti delle istituzioni e del commercio.

Inizialmente apriranno almeno 120 negozi, anche se l’obiettivo dell’impresa nelle prossime settimane è di riempire tutti e 400 i locali realizzati al posto dell’ex azienda farmaceutica Uquifa sulla sp121 in direzione Carugate.


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Il centro costruito negli ultimi tre anni è suddiviso su tre piani (due fuori terra e uno seminterrato per i magazzini dove ogni giorno arriveranno 11 container di merci) con una superficie di ben 56mila metri quadrati.
Alla base di questa operazione c’è Sandro, nato 40 anni fa in Cina, da quasi 20 vive a Brescia e promette di rivoluzionare le rotte dei prodotti Made in China nel Nord Italia. L’ultimo pezzo del puzzle l’ha sistemato ad Agrate Brianza, a ridosso della Provinciale 121.

Sandro è anche a capo della catena di supermercati Aumai, ovvero 32 punti vendita sparsi nelle regioni del Nord Italia.
Nel 2015 quando le vetrine di Upim hanno sloggiato da piazzale Loreto a Milano dopo 88 anni sono state rimpiazzate dai prodotti del “panda verde”, simbolo della catena cinese.

Da tempo, però, Wen Xu, ha messo gli occhi sulla Chinatown milanese. L’idea è decongestionare via Paolo Sarpi offrendo ai grossisti un punto di appoggio vicino e più comodo. La possibilità è arrivata quando Uquifa ha impacchettato i macchinari lasciando libero il terreno a due passi dalla A4 e dalla tangenziale Est. Sandro, con il sostegno di Mps Capital Service e Unicredit, ha messo sul piatto 60 milioni di euro per allargare il suo business.

Per fare tutto ciò la società italo – cinese ha versato nelle casse comunali oltre 12 milioni di euro tra oneri di urbanizzazioni e opere a scomputo, come ad esempio la nuova scuola materna in fase di realizzazione in via Don Gnocchi.

«Abbiamo in corso con la Provincia di Monza dei contatti per realizzare a breve alcuni interventi sulla viabilità della sp121 in prossimità del centro commerciale all’ingrosso – ha aggiunto la scorsa settimana l’assessore all’Urbanistica Marco Valtolina – e in un secondo momento l’intenzione è di costruire una rotonda».

Il privato oltre a quanto già versato nelle casse comunali o realizzato con opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione dovrà riconoscere all’amministrazione 250mila euro per la modifica della convenzione in essere tra le parti per ottenere l’agibilità del megastore prima che venga conclusa la costruzione dell’asilo e altri 800mila euro di interessi di mora per i pagamenti ritardati delle diverse quote che China Mercato ha pagato negli ultimi tre anni al Comune per completare l’opera, che ammontano a circa 7 milioni di euro.