A Monza sulle orme di Papa Francesco: ecco l’itinerario in quattro tappe

SCARICA QUI L’itineraio in pdf - Un percorso a Monza per rivivere la messa di popolo con Papa Francesco. Quattro soste caratterizzate da un “elemento liturgico” presente quel giorno sul grande palco in legno. Fino al 2 febbraio con il Decanato di Monza.
Monza Messa Papa Francesco
Monza Messa Papa Francesco Fabrizio Radaelli

Un percorso in città per rivivere la grande giornata del 25 marzo, a nove mesi esatti dalla grande messa di popolo con Papa Francesco nel parco di Monza. Quattro soste caratterizzate da un “elemento liturgico” presente quel giorno sul grande palco in legno.


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L’itinerario è stato voluto dal Decanato di Monza ed è visitabile dal 3 dicembre al 2 febbraio. Vuole essere la meta di un cammino iniziato con il pontefice, con la sua presenza e le sue parole, e mai terminato. Anzi: allo stesso tempo l’idea è quella di indicare una “nuova via”: per ribadire la necessità di fare tesoro, nella quotidianità, di quell’esperienza unica di condivisione con il Santo Padre. Insomma, un percorso sulle orme di papa Francesco, così come indicato anche dalla Diocesi di Milano, che volle suggerire a tutti di guardare alla visita del pontefice come a uno strumento di “risveglio” dell’intera comunità ambrosiana.

Ora, ci si chiede: a 9 mesi da quel momento, cosa è rimasto? A partire dal 3 dicembre, per tutti coloro che furono allora “risvegliati” dalla partecipazione a quel grande evento, (credenti e non credenti) arriva anche per rispondere a questa domanda un pellegrinaggio cittadino, che si snoda “dalla periferia al cuore della città”. «Una proposta per il tempo di Avvento-Natale, per rimettersi in moto, in cammino, attraverso un percorso, che tocca quattro luoghi significativi di Monza», spiegano gli ideatori.

Nel giorno in cui Papa Francesco fece visita alla Diocesi la Chiesa celebrava la solennità dell’Annunciazione del Signore. Tutt’altro che una casualità.

Ora a guidare i pellegrini, in ciascuna delle quattro soste, sarà uno degli “elementi liturgici” presenti sul grande palco della messa nel Parco: il quadro-affresco dell’Annunciazione dell’Angelo a Maria, l’Ambone, la sede presidenziale-Cattedra e la Croce.

«E saranno i veicoli – spiega il dehoniano padre Stefano Dalla Cia – per ripercorrere i misteri della fede cristiana: l’annunciazione, l’incarnazione, l’insegnamento di Gesù e dei suoi successori, la passione della Croce, il dono dell’Eucarestia e la gioia dell’incontro con i fratelli-sorelle».

Santuario Grazie: il dipinto

La partenza del cammino L’Annunciazione, “il Dio di casa” sarà al Santuario di Santa Maria delle Grazie di via Montecassino. Qui accoglierà i pellegrini la riproduzione dell’immagine sull’altare maggiore del Santuario di Santa Maria delle Grazie. Dipinto che divenne il simbolo della visita del Papa: in primo piano durante la messa e riprodotta persino sui materiali dell’intera giornata.

Ambone e presepe al Dehon

La seconda sosta, Il Verbo si fece carne, “il Dio di carne” è prevista all’Istituto missionario Sacro Cuore – Dehon di via Appiani. Nel ricordo del 25 marzo l’Ambone e il presepe accoglieranno i pellegrini. Il presepe ricorda che il “verbo si fece carne”; l’Ambone il luogo dove il Verbo viene proclamato durante la Santa Messa o durante le celebrazioni liturgiche.

Carrobiolo : la Cattedra

La terza sosta, Il Buon Pastore, “il Dio della comunione fraterna» sarà alla Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo. In ricordo del 25 marzo ci sarà la sede presidenziale, la Cattedra. Nella quotidianità i termini “sedia” o “poltrona” hanno assunto spesso un significato negativo legato all’idea di “potere”.
Qui il connotato è positivo, indica la sede di chi guida la preghiera, di chi presiede la liturgia della Parola, diventa il segno di una presenza amica, anche nel ricordo della presenza di papa Francesco.

Duomo: Croce e Gesù crocifisso

La quarta sosta, e arrivo, sarà in Duomo sul tema Il Gesù Crocifisso, “il Dio di Pane. La vita donata”. In questa tappa, nel Duomo che venera il Sacro Chiodo, ad accogliere i pellegrini saranno la «Croce e il Gesù Crocifisso» che erano presenti sul palco.

«Con la proposta di questo cammino sulle orme di papa Francesco- concludono dal decanato, – vogliamo far ardere nuovamente il nostro cuore, vogliamo muoverci e non solo commuoverci. Sull’esempio di Maria, dei pastori, dei discepoli».