A Monza il torneo italiano di caccia ai Pokémon (con qualche idea per trovarli)

Sabato 30 luglio sfida a Monza per dare la caccia ai Pokémon con il torneo Safari Go: il Cittadino è già andato a stanarne qualcuno in giro per la città, ecco dove li abbiamo trovati.
I Pokémon del municipio hanno l’aria cattiva
I Pokémon del municipio hanno l’aria cattiva Fabrizio Radaelli

A Monza il primo torneo nazionale di caccia al Pokémon. Durerà per l’intera giornata di sabato 30 luglio “Safari Go”, l’evento organizzato da MonzaMakers, team di professionisti nella stampa 3d, e dalla fumetteria “PlayTime” di via San Gottardo.

Sono previste tre battute di caccia da due ore ciascuna e premi per il primo classificato di ogni sessione (per ulteriori informazioni, regolamento e iscrizioni consultare la pagina Facebook dell’iniziativa). Insomma: dopo aver fatto impazzire tutto il mondo, la febbre da Pokémon è arrivata anche in città. Ufficialmente scaricabile in Italia dal 15 luglio, “Pokémon Go”, sviluppato da Niantic e realizzato con la collaborazione Game Freak, The Pokémon Company e Nintendo, è già stato installato sugli smartphone di milioni di italiani. Il videogioco si serve del gps e della realtà aumentata per permettere ai giocatori di catturare questi bizzarri “pocket monsters” che, sul finire degli anni Novanta, hanno fatto crescere e divertire milioni di bambini e ragazzi in tutto il mondo.

A caccia di Pikachu e compagni è andato anche il Cittadino, proprio venerdì. Obiettivi. Numero uno: cercare di capire il fenomeno del momento e, numero due, sopravvivere alla missione, senza sbattere la testa contro un palo, finire in un fosso et similia. L’approccio non è stato dei migliori, perché la cronista coinvolta nell’operazione a pane e Pokémon non è cresciuta. Ad aiutarla a districarsi nella selva di mostriciattoli numerose guide, online già da diverse settimane, ricche di trucchi e facilitazioni. Un rapido studio, la creazione dell’avatar “Il Cittadino” e poi via, pronti alla caccia.

Cellulare in mano e sguardo fisso sul suo schermo, sono stati percorsi circa due chilometri tra le vie del centro storico – l’applicazione rende noto anche questo – perché i Pokémon certo non cadono dal cielo: bisogna andare a cercarli. Sei i mostriciattoli avvistati: di questi, ne sono stati catturati cinque. Charmander, una lucertola con una fiamma sulla coda e Rattata, un piccolo roditore dai grandi denti, sono stati i primi ad essersi fatti vedere nei pressi di piazza Trento e Trieste. Con loro anche l’enorme colettero Pinsir. Zubat, una specie di pipistrello, ha fatto la sua apparizione lungo via Vittorio Emanuele, nei pressi dell’Arengario. In vicolo Molini becchettava Doduo, una sorta di struzzo con due teste e, ancora, lungo le sponde del Lambro in Spalto Piodo e poco più in là in piazza Cambiaghi boccheggiavano due pescioloni, i Magikarp. E poi? I Pokémon da catturare sarebbero 130. Al Cittadino questi sei sono sembrati più che sufficienti.