A Monza arriva il Pgt che tutela il verde e recupera le aree dismesse

Il Comune di Monza ha presentato il nuovo documento di Piano con cui ha ridotto di quasi il 70% il consumo di suolo e ha previsto maggiori tutele per 500 ettari di aree libere, tra cui la Cascinazza.
A Monza arriva il Pgt che tutela il verde e recupera le aree dismesse

Il Comune di Monza ha presentato il nuovo documento di Piano con cui ha ridotto di quasi il 70% il consumo di suolo e ha previsto maggiori tutele per 500 ettari di aree libere, tra cui la Cascinazza.
La riduzione del 70% delle potenziali trasformazioni in aree cittadine, gran parte di queste dismesse, per una superficie che passa da 3 milioni a 1,1 milioni di mq, con una riduzione della superficie insediativa che scende da 1,3 milioni a circa 600 mila mq. E poi 500 ettari di territorio libero e agricolo inserito, o di prossimo inserimento, nei parchi di interesse sovracomunale (Plis), tra cui l’area della Cascinazza. E ancora spazi destinati alle attività economiche, tra cui quelli per artigianato tecnologico e coworking, alle attività culturali e al potenziamento del verde urbano, anche attraverso la creazione di 10 piccoli parchi cittadini di quartiere.

Questi i numeri principali del nuovo Documento di Piano, confrontati con quelli del PGT del 2007, licenziato giovedì 12 marzo 2015 dalla giunta guidata dal sindaco Roberto Scanagatti, su proposta dell’assessore alle Politiche del territorio Claudio Colombo. Il documento prevede inoltre quote di edilizia convenzionata per un totale complessivo di 35 mila mq di Slp, delle quali un terzo dovranno essere destinate in locazione a canone concordato. Spazio poi ancora alla mobilità dolce, con l’individuazione di una rete per la mobilità ciclabile, coordinata con il “Biciplan”, che costituisce lo schema di riferimento per i futuri progetti in questo settore.

“Il nuovo documento – ha commentato il sindaco Scanagatti – compie una scelta netta nel segno del contenimento del consumo di suolo e del recupero delle aree dismesse e degradate. Una scelta che non blocca lo sviluppo della nostra città ma che permetterà di valorizzare le nostre peculiarità. Un piano che guarda al futuro, a un modello di sviluppo sostenibile in grado di migliorare la nostra capacità attrattiva verso investimenti e lavoro”.

“I circa 600 mila mq di superficie lorda edificabile – ha aggiunto l’assessore Colombo – che saranno in gran parte realizzati su aree dismesse o sottoutilizzate, rappresentano grosso modo quanto realizzato negli ultimi 5 anni, e comunque è una cifra 5 volte inferiore ai 3,2 milioni di mq di slp previsti dalla variante approvata dalla precedente amministrazione e da noi revocata al nostro insediamento”.

Il processo partecipativo sul nuovo documento di Piano è iniziato nel 2014 con un’assemblea cittadina e in seguito con incontri nelle Consulte e con i portatori di interesse, attraverso anche focus group specifici. Nelle prossime settimane gli uffici adegueranno il piano delle regole e dei servizi ai contenuti del nuovo documento di piano, e sarà completata la Vas. Entro l’estate sarà quindi avviato l’esame in Consiglio comunale. Nel frattempo è riaperta la fase di partecipazione nelle consulte cittadine.