A Lentate la Croce rossa come in Baywatch: il soccorso è in bicicletta

Lentate come Miami e Los Angeles, dove il pronto intervento è assicurato anche in sella a una bicicletta? Da una settimana la risposta è sì. Perchè la Croce Rossa Lentate, oltretutto associazione neobenemerita, ha arricchito la sua ampia rosa di servizi col ciclosoccorso.
Due volontari della Croce rossa di Lentate in sella alle biciclette attrezzate per il primo soccorso
Due volontari della Croce rossa di Lentate in sella alle biciclette attrezzate per il primo soccorso Cristina Marzorati

Lentate come Miami e Los Angeles, dove il pronto intervento è assicurato anche in sella a una bicicletta? Da una settimana la risposta è sì. Perchè la Croce Rossa Lentate, oltretutto associazione neobenemerita, ha arricchito la sua ampia rosa di servizi col ciclosoccorso. Due volontari ogni domenica in sella a una mountain bike, allestita con i loghi della Cri, percorrono le piste ciclabili del territorio e sono pronti a intervenire in caso di malore.

Al progetto hanno aderito una ventina d’iscritti. Domenica 17 maggio i primi che hanno “inaugurato” il sevizio, hanno percorso 15 chilometri. Sono entrati nel Parco delle Groane, si sono addentrati nel Parco della Brughiera, hanno toccato tutte le frazioni, sfruttando le piste ciclabili o semplicemente pedalando lungo le strade del paese. Casco in testa, radiolina legata alla cintura, hanno uno zaino con kit del pronto intervento.

Domenica fortunatamente tutto è filato liscio, ma se dovessero trovarsi di fronte a un ferito, prestano le prime cure del caso e in contemporanea attivato la macchina dei soccorsi, in questo modo possono fornire in tempo reale un quadro clinico preciso e dare indicazioni perfette su dove intervenire. Lentate non è il primo comune che sposa questa iniziativa. In zona precursore era stata la sezione della Croce Rossa di Nova Milanese.

A onor di cronaca il gruppo di Lentate già passato ha garantito il ciclosoccorso, ma in occasione di particolari manifestazioni come la “Camminata dei cinque campanili” o ancora il trofeo “Don Carlo Carrettoni” a Copreno. Così sarà anche per la tappa lentatese del “Giro d’Italia di handbike”. In quell’occasione i volontari saranno dotati anche di defibrillatore, perché esplicitamente richiesto dagli organizzatori. Comunque i volontari Cri in sella alla due ruote sono tutti in grado di effettuare la rianimazione senza Dae insomma senza defibrillatore. Il progetto proseguirà sino a settembre-ottobre, tempo permettendo. In autunno si farà un primo bilancio dell’iniziativa.