A Bovisio Masciago il primo (storico) risarcimento per i danni causati dal Seveso

La Corte di Appello di Milano ha condannato la Regione a risarcire i danni a una famiglia di Bovisio Masciago che nella notte tra il 7 e l’8 luglio 2014 si era trovata il seminterrato allagato a causa dell’esondazione del fiume Seveso.
Bovisio Masciago, i danni per l’esondazione del Seveso
Bovisio Masciago, i danni per l’esondazione del Seveso

La Corte di Appello di Milano ha condannato la Regione a risarcire i danni a una famiglia di Bovisio Masciago che nella notte tra il 7 e l’8 luglio 2014 si era trovata il seminterrato allagato a causa dell’esondazione del fiume Seveso.
Si è rivelata vincente l’azione legale promossa dall’avvocato bovisiano Matteo Gaffuri per tutelare gli interessi dei suoi genitori Iginio Gaffuri e Carla Tonetti a seguito della calamità naturale di due anni fa. Il box della casa di via Forlanini in cui vive la famiglia, come molti altri della zona di Masciago vicino a via Matteotti, si riempì d’acqua e questa mise fuori uso la porta basculante, la caldaia, due auto e due moto. I danni furono molto ingenti e così, dopo aver atteso per un paio di mesi delle risposte e il rimborso economico, il figlio Matteo, avvocato con studio a Milano, nel settembre 2014 decise di intraprendere le vie legali rivolgendosi al Tribunale delle acque. Il legale per prima cosa chiese un accertamento preventivo per verificare la responsabilità della Regione o del Comune per quell’evento naturale e poi avviò una causa di merito contro l’ente presieduto dal governatore Roberto Maroni in quanto è sua la competenza sui corsi d’acqua.

La Corte d’Appello alla fine ha dato ragione alla famiglia bovisiana che così riceverà un risarcimento pari a 26.491 euro a fronte di una richiesta di danni patrimoniali per 27.282 euro e il rimborso delle spese legali per circa 19mila euro. Non è stata invece riconosciuta alla famiglia Gaffuri la richiesta di danni morali per 15mila euro e per danni esistenziali per 9mila euro.

«La Regione – recita la sentenza dello scorso 13 aprile, ma pubblicata solo alla fine della scorsa settimana – per andare esente da responsabilità avrebbe dovuto dimostrare di avere posto in essere ogni misura necessaria a contenere lo sfogo delle acque, avrebbe dovuto allegare di aver predisposto ogni cautela possibile per scongiurare il danno, avrebbe dovuto dimostrare di aver fatto quanto possibile per mantenere l’efficienza idraulica del torrente».

Anche se l’ente pubblico ovviamente potrà fare ricorso, cosa che sembra probabile, l’avvocato Matteo Gaffuri è molto soddisfatto per aver ottenuto un risultato senza dubbio molto difficile ma non impossibile.

«Credo che in Lombardia – dichiara – sia la prima sentenza di questo genere ma in altre Regioni ci sono stati precedenti arrivati fino alla Cassazione. La condizione di pericolosità del Seveso è ben nota e la Regione ha l’onere di provare di aver fatto tutto il possibile per evitare l’esondazione. Per avere il risarcimento del danno non potevamo certo condannare le nuvole».