Nella Sicilia del 1982, l’estate dei Mondiali di Calcio, quella in cui gli italiani sperano nella Coppa del mondo, in una cittadina del catanese due giovani, Gianni e Nino, si innamorano, ma il loro amore omosessuale non può essere accettato dai loro concittadini e nemmeno dalle loro rispettive famiglie. In questo contesto Gianni e Nino vivono parallelamente alle gioie della loro relazione, un conflitto intimo e doloroso. Questo film racconta il sogno di amarsi senza paura…

Fiorello esordisce alla regia con una storia d’amore ispirata a Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola, vittime del delitto di Giarre, avvenuto nel 1980 in provincia di Catania. Scomparsi due settimane prima, i due ragazzi vennero trovati morti il 31 ottobre di quell’anno, mano nella mano, uccisi da un colpo di pistola ciascuno alla testa. Nel paese in cui abitavano venivano chiamati “ziti”, tutti sapevano del loro amore. La matrice omofona dell’omicidio fu subito chiara, sebbene non si sia mai arrivati all’individuazione di un colpevole. La tragedia diviene presto una tappa fondamentale nella storia del movimento di liberazione omosessuale: in risposta alla vicenda, infatti, si costituì in Sicilia il primo collettivo del Fuori! (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano)) della Sicilia orientale e a Palermo, da un’idea di Marco Bisceglia, con la collaborazione dell’allora giovane obiettore di coscienza Nichi Vendola fondarono l’Arcigay, la prima sezione dell’Arci dedicata alla cultura gay, che da lì a poco si diffuse in tutta Italia.